La base è il concetto che se un luminare certifica la tua malattia terminale tu devi accogliere la diagnosi e rassegnarti ad essere terminato anche controvoglia. Questo è quello che succede al Conte Fossadoro. Appresa la triste notizia di una sua prossima dipartita sarà costretto ad accogliere le più svariate persone del paese che, chi con l’intento di consolare la futura vedova, chi con la speranza di incassare una menzione testamentaria, visiteranno il futuro defunto cercando di verificare l’attendibilità della diagnosi.
Le diagnosi del dottor Morbin, grande luminare, non sono mai sbagliate, anche grazie ai suoi assistenti che cercano di assecondare il luminare per il bene della loro professione. Come scoprirà anche Fossadoro.