E’ tutto un equivoco
Nel 1958, al piccolo Teatro di Milano, Dario Fo presenta in prima l’allestimento “Non tutti i ladri vengono per nuocere”. In questo adattamento di Nicola Pegoraro la pièce teatrale si alleggerisce con situazioni comiche di un intreccio frenetico dove l’equivoco diventa un mezzo comodo a tutti per nascondere gli scambi amorosi e permette ai ladri di non essere perseguiti. Il testo si trasforma in lingua dialettale e i personaggi creati richiamano la contemporaneità.
Vivere Stanca
Sembra un incontro casuale tra due vecchi. Con diffidenza si conoscono e parlano fino a confidarsi e scoprirsi simili nella solitudine. Decidono di lasciare un segno e di rendere memorabile il loro ricordo. La storia è disseminata di indizi e discrepanze che suggeriscono un finale fuorviante rispetto alla narrazione. Si capirà solo alla fine quanto profonda sia la solitudine vissuta.
E’ tutto un equivoco
Nel 1958, al piccolo Teatro di Milano, Dario Fo presenta in prima l’allestimento “Non tutti i ladri vengono per nuocere”. In questo adattamento di Nicola Pegoraro la pièce teatrale si alleggerisce con situazioni comiche di un intreccio frenetico dove l’equivoco diventa un mezzo comodo a tutti per nascondere gli scambi amorosi e permette ai ladri di non essere perseguiti. Il testo si trasforma in lingua dialettale e i personaggi creati richiamano la contemporaneità.
E’ tutto un equivoco
Nel 1958, al piccolo Teatro di Milano, Dario Fo presenta in prima l’allestimento “Non tutti i ladri vengono per nuocere”. In questo adattamento di Nicola Pegoraro la pièce teatrale si alleggerisce con situazioni comiche di un intreccio frenetico dove l’equivoco diventa un mezzo comodo a tutti per nascondere gli scambi amorosi e permette ai ladri di non essere perseguiti. Il testo si trasforma in lingua dialettale e i personaggi creati richiamano la contemporaneità.